LA STRUTTURA |
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L’agriturismo Specchio del Lago, direttamente sul Lago di Bolsena, conserva intatta la struttura originale del borgo contadino risalente al 1600.
Un luogo ricco di fascino e di storia, in cui prendere una piacevole pausa dalla monotonia quotidiana.
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GLI ALLOGGI |
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L’agriturismo Specchio del Lago offre deliziose sistemazioni arredate con cura fino ai più piccoli dettagli. Da tutti gli appartamenti potrete godere di una vista mozzafiato a picco sul lago che non ha eguali.
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IL TERRITORIO |
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L'agriturismo Specchio del Lago è il luogo ideale per una vacanza di relax alla scoperta del territorio della Tuscia. Alle porte di Montefiascone, l'agriturismo sarà la base ideale per la visita dei vicini centri di Bolsena, Orvieto, Bomarzo, Tarquinia, Tuscania, Viterbo.
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Itinerari ed escursioni nella Tuscia
Il territorio della Tuscia è il più ricco del
Centro Italia quanto a bellezze naturali, storia e cultura.
Antica terra etrusca prima, e territorio dello Stato Pontificio poi, la
Tuscia, propaggine del Lazio al confine con la Toscana è
certamente il luogo ideale per le vostre vacanze.
Sia che amiate la vacanza di puro relax, sia che amiate conoscere
storia e cultura di questi luoghi, sia che non sappiate rinunciare ad
una vacanza fatta di sport e movimento, nella Tuscia troverete le
risposte ai vostri desideri.
Lago di Bolsena
Il lago di Bolsena è il lago vulcanico più grande
d'Europa. Con le sue coste basse e sabbiose è
particolarmente frequentato in estate non solo per le spiagge, ma per
la pratica di sport d’acqua, come il nuoto, la canoa, il
windsurf, e la pesca.
I numerosi sentieri attorno al lago di Bolsena permettono lunghe
passeggiate immersi nella natura, escursioni a cavallo, passeggiate in
bicicletta.
Ogni anno, dall’arrivo della primavera fino a settembre
inoltrato i centri affacciati sul lago si animano con le numerose sagre
e feste paesane, caratterizzate dall’offerta dei prodotti del
territorio e dalla presenza di musica ed ogni genere di
intrattenimento. |
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Montefiascone
Conosciuta anche come “ Perla dell'alto Lazio”
Montefiascone sovrasta il cratere vulcanico del lago di Bolsena.
La sua posizione privilegiata permette di godere di uno splendido
affaccio non solo dell’intero lago, ma anche di Viterbo, dei
Monti Cimini e di quelli dell’Umbria, e, nelle giornate
più terse, anche del Mar Tirreno.
Oltre che per le tradizioni gastronomiche e per il vino locale (il
famoso l’Est! Est!! Est!!!”), Montefiascone merita
sicuramente una visita per i suoi splendidi monumenti testimoni di
numerose vicende storiche.
Territorio strategico conteso tra Impero e Papato a partire
dall’anno mille, Montefiascone passò prima sotto
l’impero del Barbarossa, e successivamente sotto il controllo
della Chiesa (XIV sec.), che restaurò la già
esistente Rocca (realizzata nel XIII secolo) per il
controllo militare del territorio.
Nei secoli a seguire, la Rocca diventerà luogo di soggiorno
di numerosi pontefici e celebrità dell’epoca,
testimoniando lo splendore crescente della cittadina, che
raggiungerà il suo culmine verso la fine del 1600 con il
cardinale Barbarigo.
Oggi, dopo alcuni secoli di abbandono la Rocca – nota anche
come Rocca dei Papi - è stata
completamente restaurata e restituita ai suoi cittadini. Oltre ad
essere meta di turisti, la Rocca è infatti sede di numerose
iniziative culturali, la più famosa delle quali è
l’Est Film Festival, rassegna cinematografica estiva in
programma nel periodo a cavallo tra il mese di luglio ed agosto.
La città di Montefiascone deve molto al Cardinale
Barbarigo. Egli, insediatosi verso la fine del
‘600, si impegnò in prima persona per lo sviluppo
della città, non solo dal punto di vista religioso ma anche
economico. A lui si deve inoltre l’ampliamento del seminario
di Montefiascone il quale, divenuto famoso a livello
internazionale, accolse importanti personaggi storici.
Il seminario era inoltre dotato di una propria tipografia e di una
biblioteca ricca ancora oggi di manoscritti e importanti stampe del
periodo tra il 1600-1700.
Sicuramente da visitare la Chiesa di San Flaviano -
in stile romanico lombardo e risalente all’ XI secolo, in cui
riposano i resti di San Flaviano Martire e del vescovo tedesco Johannes
Defuk – noto per il suo amore per il vino locale "Est! Est!!
Est!!!” – la cattedrale di Santa
Margherita, per importanza seconda cupola in Italia, elemento
architettonico più noto del territorio assieme alla Rocca e
simbolo della città, in cui sono conservate le reliquie
della Santa, e la Chiesa di S. Maria di Montedoro
(situata a brevissima distanza dal nostro Agriturismo Specchio del
Lago) realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane su volere di Papa
Leone X, riconoscibile per la sua caratteristica base ottagonale. |
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La Via Francigena
La Via Francigena è l’insieme di una serie di vie
che in epoca medioevale conduceva a tre delle più importanti
mete cristiane dell’antichità: Santiago de
Compostela, Roma e Gerusalemme.
Il pellegrinaggio lungo la Via Francigena avveniva rigorosamente a
piedi per un percorso giornaliero di circa venti chilometri ed era
prova della devozione dei pellegrini in cammino verso la Terra Santa e
verso gli altri luoghi della cristianità. Oltre
all’aspetto religioso, però non va trascurato
quello economico: la via Francigena era infatti via di comunicazione
privilegiata per scambi e commerci.
Nella provincia di Viterbo la Via Francigena aveva il compito di
condurre dalla Toscana fino alla capitale. Le tappe fondamentali in
tutto erano dieci: Proceno, Acquapendente, Bolsena, Montefiascone,
Viterbo, Ronciglione (o in alternativa San Martino al Cimino),
Vetralla, Capranica, Sutri e Monterosi.
Il tratto della Via Francigena da Bolsena a Montefiascone
viene affrontato anche ai nostri giorni. Si tratta di un cammino che
conduce dalla Basilica di Santa Cristina a Bolsena (nota per il
Miracolo del Corpus Domini) fino alla Rocca dei Papi a Montefiascone,
per un totale di circa 18 km.
Il percorso, in larghissima parte ciclabile, si snoda tra uliveti e
boschi con continui saliscendi e ripercorre alcuni tratti
dell’antica via Cassia, con meravigliose vedute sul lago.
All’arrivo alla Rocca dei Papi di Montefiascone si è accolti da
un’emozionante veduta a 360° gradi dalla Torre dei Pellegrini: la vista
delle dolci acque del lago di Bolsena, del pittoresco paesaggio, dei
numerosi borghi che vi si affacciano ripagano il pellegrino moderno di ogni
fatica e stanchezza |
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Viterbo
La vostra vacanza sul lago di Bolsena non può non
comprendere una tappa a Viterbo conosciuta per il suo splendido centro
storico medievale perfettamente conservato (set cinematografico di
pellicole famose), per la manifestazione San Pellegrino in
fiore (a maggio) , per la Festa di S. Rosa
con il trasporto della “Macchina” (4 e 3 settembre)
, per la vicina Ferento (sito archeologico di
rilevante importanza con un passato etrusco, romano e medioevale) e il
suo splendido anfiteatro romano, location d’elezione della
stagione teatrale e lirica durante l’estate).
Importante attrattiva di Viterbo sono le sue acque termali,
note sin dall’antichità.
Le terme di Viterbo - sia negli stabilimenti termali privati, sia nelle
pozze d’acqua sulfurea naturali – sono meta ogni
anno di centinaia di migliaia di persone che cercano in queste acque
cure e sollievo da vari tipi di problematiche.
Le acque del “Bullicame”, note sin
dall’antichità, furono citate dal sommo poeta
Dante nella Divina Commedia:
« Tacendo divenimmo la 've spiccia fuor della selva
un picciol fiumicello, lo cui rossore ancor mi raccapriccia. Quale del
Bullicame esce ruscello che parton poi tra lor le peccatrici, tal per
la rena giù sen giva quello. Lo fondo suo ed ambo le pendici
fatt'era 'n pietra, e margini dallato »
(Dante, Inferno - canto XIV) |
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Villa Lante
Villa Lante a Bagnaia (frazione di Viterbo) è uno dei
migliori esempi di giardino all’italiana del 1500, tanto da
essere stata eletta nel 2011 “Parco più bello
d'Italia".
La Villa e i suoi giardini furono voluti dal cardinale Gianfrancesco
Gambara, e presero il nome di “Villa Lante” solo un
secolo dopo, quando il complesso entrò a far parte delle
proprietà del Ducato di Bomarzo, appartenente alla famiglia
Lante Montefeltro della Rovere.
Villa Lante racchiude al suo interno due casini, realizzati a distanza
di trent’anni ciascuno dall’altro, ad opera di due
differenti proprietari: il Cardinale Gambara Prima, e il Cardinale
Peretti poi.
Pur meritando certamente una visita, i casini sono quasi nulla a
confronto dei meravigliosi giardini, ricchi di fontane, giochi
d’acqua, piccole grotte, di sculture e di verdi labirinti,
concepiti non “a corredo della Villa” ma come parte
integrante.
E’ difficile indicare in questa sede quali tra gli elementi
architettonici presenti all’interno dei Giardini di Villa
Lante meriti maggiore attenzione: c’è davvero
l’imbarazzo della scelta.
Dalla complessa fontana dei Mori del parterre ai grandi alberi
secolari, dai giardini a terrazza al labirinto, dal teatro delle acque
(una combinazione di fontane, grottini e due casini) alle statue di
divinità fluviali, descrivere a parole Villa Lante non
è affatto semplice, e qualsiasi narrazione non
renderà mai abbastanza giustizia alla meraviglia che suscita
una visita di persona alla Villa. |
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Civita di Bagnoregio
Anche nota come “città che muore” per la
sua conformazione geografica, Civita di Bagnoregio è tra i
centri più conosciuti della provincia di Viterbo.
La cittadina sorge su una collina che nel corso dei secoli è
stata erosa dagli agenti atmosferici fino ad essere del tutto isolata,
eccezion fatta per un ponte pedonale costruito negli anni sessanta.
L’erosione del terreno e della vallata su cui sorge Civita di
Bagnoregio ad opera degli agenti atmosferici è un fenomeno
antico, lo stesso che ha dato vita ai calanchi (vallate) tipici del
territorio e che ha provocato l’abbandono del centro, da
parte della popolazione locale, che, ad oggi, non supera una decina di
persone. |
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Vulci
Vulci si trova in provincia di Viterbo, nel territorio di Montalto di
Castro.
Vulci è nota per essere stata un’antica
città etrusca, la più grande e fiorente
dell’Etruria, caratterizzata da un forte sviluppo marinaro e
da importanti scambi commerciali con l’Oriente e con la
Grecia, grazie anche al corridoio naturale del fiume Fiora che da Vulci
sbocca al mare.
I monumenti più famosi di Vulci sono certamente le
necropoli, situate subito fuori il territorio della cittadina, con
centinaia di tombe.
Le tombe più famose sono quelle della Cuccumella, la
Rotonda, e la tomba François. Quest’ultima si
trova nel territorio di Canino, ove è anche il Castello di
Vulci (Castello dell’Abbadia), che ospita un Museo
archeologico di grande interesse ed il famoso Mitreo.
Il Ponte del Diavolo, che dal III secolo a.C. domina il Fiume Fiora con
i suoi 30 metri d’altezza, costituisce uno stupendo
collegamento tra l’area del Castello di Vulci e
l’area delle necropoli. |
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Tuscania
A breve distanza da Montefiascone, la cittadina di Tuscania si affaccia
sulla valle del Fiume Marta, antica via di comunicazione tra il lago di
Bolsena e il Mar Tirreno.
Tuscania è un centro ricco di fascino e storia, in
particolare per le leggende mitologiche tramandate attorno alla
fondazione della città.
Secondo alcuni storici dell’antichità, Tuscania
sarebbe stata fondata dal figlio di Enea, Ascanio, sul luogo del
ritrovamento di dodici cuccioli di cane (da cui il nome latino
Tus-cana); una seconda leggenda invece vede la fondazione di Tuscania
da parte di Tusco, figlio di Ercole e di Araxe.
Tra i monumenti più belli di Tuscania certamente le due
Chiese, quella di S. Pietro, risalente al VII secolo, in stile romanico
lombardo che domina la collina antistante la città, e la
Chiesa di S. Maria maggiore, risalente all’VIII secolo. La
prima è caratterizzata da un maestoso interno a tre navate e
da una meravigliosa cripta, la seconda è nota per
l’affresco trecentesco del "Giudizio Universale".
Infine, a Tuscania, vi suggeriamo una passeggiata per le viuzze del
borgo fino ai giardini della Torre del Lavello, dai quali godere di una
splendida vista sulle grandi chiese medioevali di S. Pietro e di S.
Maria Maggiore, e sulla Fontana delle Sette Cannelle. |
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Tarquinia
La città di Tarquinia fu in epoca etrusca uno dei
più importanti centri della dodecapoli etrusca.
La sua storia è strettamente legata con quella di Roma, alla
quale diede ben tre re: Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il
Superbo.
Ad oggi la città conserva ancora moltissimi tesori che
ricordano i fasti dell’epoca e che sono ospitati presso il
Museo Nazionale Etrusco, come i numerosi vasi, sarcofagi e corredi
funebri rinvenuti nelle vicine necropoli.
Tra queste, la necropoli di Monterozzi è certamente la
più importante: qui sono state rinvenute moltissime tombe,
tra cui ricordiamo le più importanti: la Tomba dei
Giocolieri, la Tomba dei Leopardi, la Tomba delle Leonesse, la Tomba
della Caccia e della Pesca, là Tomba dei Gorgoneion. Le
tombe prendono questi curiosi nomi dagli affreschi conservati al loro
interno, splendidi esempi di pittura etrusca mai rinvenuta.
Oltre alla Necropoli, a Tarquinia merita certamente una visita la
Chiesa di santa Maria di Castello, in stile romanico (XI sec.), la
Chiesa di santa Maria Valverde(XIII sec.) con la sua preziosa Madonna
bizantina.
Infine, nei mesi estivi, Tarquinia è nota per il suo lido e
per le sue spiagge che fanno parte della Riviera degli Etruschi.
Quest’ultima si estende fino alla provincia di Livorno, ed
è ricca di spiagge, locali per il divertimento e servizi. |
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Bomarzo
Al confine tra Lazio e Umbria, la cittadina di Bomarzo è
conosciuta per due particolari luoghi di interesse, il Parco dei Mostri
e Palazzo Orsini.
Il primo è un grande giardino monumentale fatto costruire
dalla famiglia degli Orsini nel XVI secolo nello stile grotesque;
è ricco di strane rappresentazioni mitologiche, architetture
“impossibili”, e grandi animali in pietra.
Palazzo Orsini, invece, risalente sempre al XVI secolo, domina il paese
di Bomarzo con la sua struttura formata da più costruzioni
realizzate in diversi momenti.
Il palazzo, originariamente degli Orsini, fu acquistato dalla famiglia
Borghese nel 1836; da visitare sicuramente lo splendido salone
affrescato dai pittori della scuola di Pietro da Cortona, e la sede del
municipio, ospitata all’interno. |
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Caprarola
La cittadina sorge su uno sperone di tufo nel versante sud dei Monti
Cimini. Oltre ad essere nota per la sua vicinanza con il lago di Vico,
Caprarola è conosciuta per la produzione delle nocciole e
delle castagne, e per il suo splendido Palazzo Farnese.
Caprarola vivrà infatti il suo massimo splendore nel XVI
secolo proprio ad opera della famiglia Farnese, la quale, forte del
potere acquisito con l’elezione a Papa di Cardinale
Alessandro Farnese (con il nome di Paolo III) e della costituzione del
Ducato di Castro inizierà a costruire numerosi castelli e
ville simbolo del potere nobiliare.
Palazzo Farnese, in particolare, è uno dei più
begli esempi di architettura rinascimentale. Con la sua inconfondibile
pianta pentagonale il palazzo è meta ogni anno da migliaia
di turisti che intendono visitare le stupende sale, ammirare gli
affreschi, passeggiare negli “orti farnesiani”: il
giardino tardo-rinascimentale annesso al palazzo ricco di fontane,
giochi d’acqua, alberi secolari e statue. |
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Prenota ora la tua vacanza sul lago di Bolsena, e vieni a conoscere dal
vivo le meraviglie della Tuscia!
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